Buongiorno esperti,
vi scrivo perchè non so più come gestire questa mia profonda insonnia e dispnea. Dopo la tensione della lockdown sono riuscita a vivere un pò di spensieratezza durante la mia settimana di vacanza. Poi è ricominciato settembre e piano piano mi son ritrovata a non dormire la notte, avere una tachicardia anche a riposo e spesso durante il giro ho degli episodi in cui mi manca l’aria. Immagino che sia legata all’ansia, effettivamente questa ripresa lavorativa mi preoccupa molto, ho paura di essere contagiata o di essere io portatore di contagio. Mi sento in trappola e non so come uscirne. Grazie per l’attenzione.
Nadia, 31 anni
Cara Nadia,
hai descritto con una immagine molto suggestiva questo vissuto della ripresa, questa trappola che non fa sentire ancora prigionieri e non completamente liberi. Probabilmente è una morsa in cui molti si trovano in questo momento. Ci viene richiesto di tornare alla normalità, ma è ben lontana dall’idea della routine che avevamo prima della diffusione di questo virus. E questo destabilizza tanto; in questa fase di transizione è ancora importante non abbassare il livello di attenzione ma allo stesso tempo è fondamentale riappropriarsi delle proprie abitudini.
Questo lockdown non ha solo portato cambiamenti logistici ma è stato anche una rivoluzione intima che ha imposto una riflessione profonda sulle priorità della vita di ognuno e magari anche suggerito nuovi spunti per cambiare rotta e cercare ciò che davvero può renderci sereni e appagati. La chiusura aveva una dimensione spazio-temporale sospesa eppure molti l’hanno descritta come protettiva, ora invece tocca fare i conti con l’esterno, con le convenzioni sociali, con le aspettative proprie e altrui. Forse è questo che fa sentire in trappola?…
Il senso di responsabilità, di cui parli, è importante, ma a volte se diventa imperante fa solo restare bloccati e immobili. Prendere decisioni, cambiare rotta non è di certo facile, è come un terremoto che destabilizza il terreno sotto i piedi. Ogni momento di cambiamento è costellato dalla paura, da quella sensazione di non essere capaci. E’ un pò come ristrutturare casa, bisogna avere il coraggio anche di demolire quelle pareti solidi per poter far spazio ad altro. Ascolta la tua paura, i tuoi pensieri notturni, siamo sicuri che ti guideranno verso nuove consapevolezze. E’ importante riprendere ma in sicurezza, fallo con i tuoi tempi, rispettando le tue paure, e tutelando la tua salute.
Speriamo di averti suggerito delle utili riflessioni, se senti il bisogno di approfondire torna a raccontarci di te.
Un caro saluto!